RIDER
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LINE UP
Ada Montellanico – Voce
Giovanni Falzone – Tromba e arrangiamenti
Filippo Vignato – Trombone
Jacopo Ferrazza – Contrabbasso
Ermanno Baron – Batteria
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Canto Proibito è la nuova proposta di Ada Montellanico artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale. Negli ultimi progetti artistici ha voluto soffermarsi sull’espressività femminile come nell’album Suono di donna del 2012, nel quale l’attenzione era rivolta alle artiste che nella storia della musica si sono dedicate alla composizione, alla direzione d’orchestra, all’arrangiamento, ruoli storicamente desueti per le donne; oppure ai lavori discografici di grande successo incentrati su due eccelse interpreti come Billie Holiday e Abbey Lincoln, quest’ultima rappresentativa anche del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana e, più estensivamente, di colore.
Ada ha sempre avuto una forte predilezione per l’aspetto narrativo e il mondo della “canzone” rielaborato sempre in chiave jazzistica, e ora continuando questo percorso la sfida si è concentrata sull’epoca del medio-tardo barocco, un’era florida e significativa della storia della musica in cui però, forze conservatrici rappresentate dall’Inquisizione molto presente negli stati cattolici proibivano e imponevano divieti e censure: il teatro era considerato luogo di perdizione, gli spettacoli furono interdetti. Alle donne, considerate da sempre esseri perturbanti e pericolosi, fu proibito esibirsi pubblicamente per quanto proprio in quel periodo alcune coraggiose artiste si affacciassero sulla scena socio culturale; per i ruoli femminili subentrarono i castrati, ragazzi a cui in età pre-puberale veniva inflitta una atroce violenza.
Ma nonostante tutto la musica persistette nei palazzi dei nobili aristocratici o in stati più liberali e fiorirono pagine di scrittura straordinarie cariche di sensualità e ricche di qualità e vigore.
Da qui nasce il nome Canto Proibito per il quale sono stati scelte alcune magnifiche composizioni degli autori più rappresentativi di quella epoca: F.Handel, A.Scarlatti, A. Caldara, M.A. Cesti, G. G. Carissimi, F. Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, meravigliose e rare compositrici di quei tempi.
Per affrontare un progetto così ambizioso e complesso, e per poterlo restituire attraverso una lettura personale e moderna, Ada ha scelto nuovamente di affidare gli arrangiamenti a Giovanni Falzone, artista tra i più innovativi della scena attuale, a cui è legata da un forte sodalizio nato più di dieci anni fa a partire dall’album Suono di donna a cui è seguito nel 2017 il riuscitissimo Abbey’s road. E proprio per l’originale alchimia sonora creata nel tributo ad Abbey Lincoln, Ada per questa nuova avventura musicale ha voluto scegliere la stessa formazione, costituita da Falzone alla tromba e da straordinari musicisti che ormai rappresentano la nuova espressione del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria.
BIO
Ada Montellanico è autrice e cantante tra le più importanti e innovative della scena jazz italiana. Ha collaborato con artisti di fama internazionale tra i quali Jimmy Cobb, Lee Konitz, Paul McCandless, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, partecipando con successo di critica e di pubblico a numerosi e prestigiosi Festival italiani ed esteri. Interprete straordinaria dalla voce calda e sabbiosa, grande ricercatrice di repertori inusuali ed originali, ha saputo come nessun’altra trovare una magica fusione tra lingua italiana, jazz e improvvisazione.
Tappa fondamentale della sua carriera è il 1996, quando incide “L’altro Tenco” con Enrico Rava. La profonda sensibilità con cui rilegge in chiave nuova il repertorio meno frequentato del cantautore piemontese, rivela una particolare capacità di far aderire il suo intimo mondo emotivo alle esigenze della narrazione.
La ricerca di unire la nostra tradizione cantautorale più colta e il linguaggio afroamericano approda ad altre importanti incisioni come Ma l’amore no (1997) per arrivare a Danza di una ninfa, realizzato per Egea nel 2005 insieme ad Enrico Pieranunzi, che rappresenta un vero e proprio evento discografico per la particolarità e la novità di contenere quattro testi inediti di Tenco, musicati per la prima volta dalla Montellanico e dallo stesso Pieranunzi, su concessione della famiglia Tenco.
Nel 2006 pubblica per Stampa Alternativa il libro Quasi sera. Una storia di Tenco, biografia musicale del cantautore. L’originalità, la competenza e la sensibilità di donna e di cantante con cui affronta la vita dell’uomo e dell’artista Tenco, fa di questo libro un vero successo di vendite, seguito da numerosi apprezzamenti anche dalla critica specializzata.
Nel 2008 escono due altri importanti lavori discografici: Il sole di un attimo nel quale l’artista romana appare non solo come straordinaria interprete, ma anche come originale e sensibile compositrice.
Nello stesso anno è protagonista della prestigiosa serie del “Jazz Italiano 2008” uscita per la rivista L’Espresso, con un’inedita incisione “live” del suo “Omaggio Billie Holiday”. Sia i concerti relativi a questo progetto che il cd, ristampato e distribuito in edicola nuovamente nell’agosto del 2016, hanno avuto un forte consenso da parte del pubblico e della critica.
Nel 2012 è uscito per Incipit/Egea il CD “Suono di donna”, progetto trasversale nel quale si rende omaggio alle donne compositrici. Ada in questa occasione si presenta con un ensemble completamente rinnovato, una sorta di brass band dalle originali sonorità, che vede la partecipazione e gli arrangiamenti del grande trombettista Giovanni Falzone. A gennaio 2017 sempre per Incipit Records è stato pubblicato Abbey’s Road, un appassionato omaggio a un’artista leggendaria quale Abbey Lincoln. Un album di grande maturità in cui Ada affronta brani che appartengono al repertorio più impegnato della Lincoln come quelli legati alla lotta per i diritti civili. Anche in questa occasione sceglie una formazione atipica per una voce e cioè senza strumenti armonici.
Continua il sodalizio artistico con Falzone che collabora nuovamente nella doppia veste di trombettista e arrangiatore. Si aggiungono all’ensemble i talentuosi giovani Filippo Vignato al trombone, Matteo Bortone al contrabbasso e Ermanno Baron alla batteria. Il progetto ha avuto una straordinaria accoglienza da parte del pubblico e della critica ed è stato accolto da numerosi importanti jazz festival italiani. WeTuba (Incipit Records), progetto discografico del 2021, conferma l’originalità della ricerca artistica della Montellanico attraverso il carattere innovativo delle composizioni dal profondo contenuto e la singolarità di un organico formato da Michel Godard alla tuba e al serpentone, Simone Graziano al piano e fender rhodes, Francesco Ponticelli al contrabbasso, Bernardo Guerra alla batteria e Paolo Fresu alla tromba e flicorno come ospite speciale.
L’ultimo lavoro di prossima incisione è Canto Proibito, audace progetto incentrato sul prezioso repertorio barocco italiano rielaborato in chiave totalmente personale grazie agli arrangiamenti di Giovanni Falzone e la scelta della stessa originale formazione pianoless del progetto su Abbey Lincoln.
Ha un incarico di docenza a cattedra per il corso di Canto jazz presso il Conservatorio L. Perosi di Campobasso.
Dal 2014 ha affiancato all’intesa attività artistica un forte impegno per la valorizzazione e il riconoscimento del jazz in Italia. Ha fondato e ricoperto il prestigioso ruolo di Presidente in MIDJ, Associazione nazionale Musicisti di Jazz e nell’Associazione Il Jazz Va a Scuola. È stata per tre anni Vicepresidente del Consiglio Superiore dello Spettacolo.